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Wellnessproducts > Massaggio e relax

Gli effetti del massaggio sul corpo umano

I massaggi: una pratica in vigore fin dai tempi dei Romani

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La pratica di effettuare massaggi sul corpo umano (il termine tecnico è massoterapia) ha origine antichissime. Noto ai Cinesi e agli Indiani, ne parlano positivamente anche autori Greci e Romani: Ippocrate (il primo medico della storia, autore del celeberrimo testamento di Ippocrate, ancora oggi recitato dai medici che si accingono alla professione) lo consigliava per mobilizzare le articolazioni, Galeno lo prescriveva ai gladiatori per tonificare i muscoli e per risolvere i postumi dei traumatismi. E dopo più di 2500 anni questa pratica è ancora diffusa in tutte le parti del mondo.

La massoterapia è una pratica fisioterapica nella quale si manipolano tegumenti e muscoli allo scopo di guarire sindromi patologiche, o per semplicemente trarne sollievo. La manualità è fondamentale e le scuole che teorizzano diversi tipi di massaggio sono numerose; in linea generale, le manovre fondamentali sono le seguenti: lo sfioramento (si pratica scorrendo dolcemente con il palmo delle mani sulla cute), la frizione (si tratta di uno sfioramento applicato con maggiore energia), l'impastamento (azioni dirette a sollevare la cute con le dita), la percussione, e la vibrazione.

Dalla cultura giapponese proviene, tra le varie tecniche, anche lo shiatsu, che mira a rilassare punti precisi del corpo con la semplice pressione e manipolazione; dalla cultura thailandese proviene il massaggio thai, maggiormente diretto a migliorare l'elasticità muscolare e articolare, mirando più a rinvigorire il corpo, quanto a rilassare il paziente.

Quale che sia la scuola di pensiero, e le manovre utilizzate, i benefici dei massaggi sono noti da tempi remoti. Il massaggio attiva la circolazione sanguigna e linfatica periferica, migliorando così la nutrizione delle cellule della pelle, aumentandone la tonicità e la morbidezza, ma curando anche la cellulite, che altro non è se non un accumulo di liquido tra le cellule adipose sottocutanee. A livello muscolare, l'aumento dell'ossigenazione (accompagnato al miglioramento del flusso sanguigno) assieme all'aumento di temperatura, favorisce il rilassamento del muscolo stesso, nonché il riassorbimento dell'acido lattico. Questa sostanza è prodotta dal muscolo a seguito di sforzi intensi, soprattutto se svolti in condizioni di scarsa ossigenazione; il suo accumulo nel tessuto circostante il muscolo implica dolori sgradevoli. Il massaggio permette una migliore circolazione sanguigna periferica, e quindi il riassorbimento dell'acido lattico, che verrà metabolizzato a livello epatico.

Se praticato a livello articolare, questo distende capsule e legamenti, migliorando i movimenti articolari, e curando eventuali contratture muscolari che possono impedire determinate azioni. Il sistema articolare umano è molto delicato, e spesso sottoposto a sforzi inopportuni; anatomicamente si compone delle ossa contrapposte che vicendevolmente si muovono, di una capsula che avvolge l'intera articolazioni e dei ligamenti che si portano da un osso all'altro per mantenerli vicini. Una mancata elasticità di queste strutture anatomiche, può determinare l'impossibilità di compiere determinati movimenti; il massaggio, ammorbidisce l'articolazione, sia col calore prodotto, sia col movimento adeguato, risultandone così un effetto benefico complessivo. Rilassa inoltre le fasce muscolari: queste sono dispositivi anatomici che avvolgono tutti i muscoli del corpo, al fine di contenerli in zone precise: se il muscolo è contratto e costipato all'interno della capsula avvertiamo una sensazione spiacevole che può essere alleviata distendendo ed elasticizzando la fascia muscolare.

E ancora sull'addome, il massaggio esplica una azione sedativa, se svolto superficialmente: quante volte, istintivamente, quando avvertiamo un dolore addominale, poniamo una mano sulla zona dolente. È un'azione istintiva, ma gli effetti sono reali: il calore e il movimento leggero del palmo delle mani riduce la sensazione dolorosa andando ad interessare direttamente i nervi che trasportano gli stimoli dolorosi, rilassando contratture muscolari e favorendo il passaggio del contenuto addominale.

Perché il massaggio sia efficace, deve essere svolto con dolcezza ma determinazione (non bisogna essere troppo delicati), in un ambiente ben riscaldato; il punto del corpo da massaggiare deve essere rilassato, e le mani calde. Si possono anche utilizzare diversi tipi di unguenti: questi, oltre a facilitare lo scorrimento delle mani sulla pelle del paziente, hanno anche svariati effetti: acqua di Colonia, lavanda, salvia, sandalo, ylang ylang, sono tutte sostanze con gli effetti più svariati, dal semplice ammorbidimento della cute ad azioni antisettiche, senza dimenticare l'azione sedativa che l'odore di queste sostanza attua a livello del sistema nervoso centrale.

Dolori alla schiena, contratture muscolari, problemi articolari, mal di testa, torcicollo: le applicazioni dei massaggi sono veramente molte. E tante volte, ricorriamo all'uso dei massaggi senza rendercene conto. Oltre al massaggio addominale in caso di dolori acuti, una comune pratica è quella di massaggiare la regione temporale in caso di mal di testa: una semplice digito-pressione riesce ad alleviare la spiacevole sensazione. Sostanzialmente, non facciamo altro che andare a manipolare uno dei muscoli masticatori situato proprio in quella regione, il muscolo temporale: una rigidità di tale muscolo può causare un dolore alla testa. Il mal di testa di natura muscolare è inoltre determinato dalla contrattura dei muscoli della regione posteriore del collo, in pratica quei muscoli che ci permettono di annuire: anche in questo caso, dopo ore e ore di studio, o di lavoro a capo chino, quando avvertiamo il mal d testa, spontaneamente massaggiamo la nuca, o rilassiamo quei muscoli estendendo il capo e quindi volgendo lo sguardo verso l'alto. Assolutamente analoga è l'azione dello sgranchirsi la schiena, inarcandola il più possibile: così facendo, i muscoli posturali si rilassano, provocando una sensazione piacevole.

Altra sensazione dolorosa frequente è quella a livello della spalla: per difetti posturali, o per inclinazioni psicologiche, spesso si mantiene contratto il muscolo trapezio molto a lungo. Anche in questo caso, spontaneamente tendiamo a rilassare tale muscolo, andando a frizionare l'area alla base del collo, fino alla spalla, massaggiando e rilassando così tale muscolo.

Un punto massaggiato frequentemente è la pianta del piede. Soggetta a costrizioni imposte dalle scarpe strette, chiusa all'interno di ambienti dove la pelle non può respirare, sempre traumatizzata dalle imperfezioni del suolo: tutto ciò determina contratture dei muscoli plantari e fastidi nel camminare. Ecco pertanto che nasce la riflessologia plantare, branca della medicina tradizionale cinese che si basa proprio sulle tecniche di massaggio della pianta del piede, sfruttata inoltre per la sua alta innervazione per stimolare i cosiddetti punti riflessi, portando benessere anche a punti distanti del corpo.
17.09.Thomas Toernell
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