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Wellnessproducts > Jet lag

Consigli per evitare il jet-lag se si vola dalla Svizzera verso il Giappone

Nella Terra del Sol Levante il cambio di fuso orario può creare molti problemi. Dopotutto, chi vola dalla Svizzera verso il Giappone attraversa ben 8 fusi orari. Potete usare il sole o la luce per aiutarvi ad adattarvi al cambiamento di fuso orario. Se prenderete nota di questi consigli, potrete ridurre drasticamente e considerevolmente i sintomi e gli effetti del jet-lag.
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Il jet-lag si può manifestare a persone che viaggiano attraverso almeno due fusi orari. Per il nostro orologio biologico è una sfida non da poco, il dover avere a che fare con lo shock della differenza di orario. Il nostro corpo è, infatti, settato sul proprio ritmo circadiano, che corrisponde al ciclo notte/giorno di 24 ore. Questo assicura un ritmo costante dentro al nostro corpo, qualsiasi cosa succeda intorno a noi.

Per esempio, la mattina presto, la temperatura del nostro corpo è differente da quella che abbiamo la sera. Anche il ritmo del battito del nostro cuore cambia durante la notte e durante il giorno. Questo riguarda anche la funzione digestiva, l‘attività degli altri organi e la tensione muscolare. La luce è un altro fattore importante. Un‘alta o una bassa quantità di luce possono influenzare certi processi interni al nostro corpo. È quindi positivo che il nostro orologio interno sia sincronizzato con quello esterno che ci circonda.

Se questo non fosse, potrebbe crearci problemi come mal di testa, problemi di digestione, insonnia, come anche sonnolenza durante il giorno e grosse difficoltà di concentrazione. Normalmente il ciclo sonno-veglia può essere riadattato molto velocemente, ma altre funzioni del corpo umano sono più lente ad adattarsi al nuovo fuso orario, per esempio la digestione e la temperatura del corpo.

I voli verso Est attraverso diversi fusi orari sono un ostacolo più grande rispetto ai voli per l‘ Ovest, dato che si perdono molte ore di luce. La durata dei sintomi associati al jet-lag corrisponde al numero di fusi orari attraversati. Più se ne attraversano, più il jet-lag si farà sentire a lungo. Potreste avere circa un giorno di jet-lag per ogni fuso orario che avete sorvolato. Quindi, potenzialmente, un viaggio fino in Giappone potrebbe lasciarvi un jet-lag fino a otto giorni. Ma prima di fare un piano per evitare il jet-lag, dovete considerare la durata del vostro soggiorno. Se resterete soltanto qualche giorno, allora il tempo che occorre al vostro corpo per adattarsi al nuovo fuso orario è più lungo della durata del soggiorno stesso, allora è meglio mantenere il vostro fuso orario originale e avere i pasti (per esempio) agli stessi orari a cui siete abituati a mangiare a casa. Evitate la luce negli orari in cui per voi sarebbe notte, e se questo non fosse possibile, utilizzate occhiali da sole quando siete all‘aperto. Cercate di non programmare riunioni importanti o attività che richiedono molta concentrazione, nelle ore dove a casa sareste già stanchi se non addirittura già a dormire.

Ma se pensate di rimanere in Giappone diverse settimane, allora è sicuramente utile sapere come ridurre i sintomi del jet-lag. Con un volo così lungo il corpo avrà bisogno di almeno otto giorni per adattarsi al ritmo del nuovo fuso orario, visto che la differenza con l‘orario di casa vostra è così grande. Possiamo vedere quanto è grande la differenza se guardiamo all‘ora locale. Per esempio: se sono le 13 a Zurigo, a Tokio sono le 21. Aggiungete anche il fatto che il volo fino a Tokio o Osaka può durare fino a più di dodici ore.

La cosa migliore è prepararsi per il viaggio tre giorni prima del volo. Tenete conto non solo della differenza tra giorno e notte, ma anche degli orari dei pasti, per sincronizzare il corpo con il nuovo fuso orario. Il vostro bisogno di luce può essere prodotto da una potente fonte di luce, con un’intensità di più di 2500 lux. Le lampadine per uso domestico, o quelle da ufficio, non raggiungono l’intensità necessaria. Per questo, per prevenire il jet-lag, avete bisogno di utilizzare lampade che simulino la luce del giorno, o lampade per luminoterapia di eguale intensità.

Al contrario, il buio può essere utilizzato per programmare il corpo al sonno, in quanto il buio favorisce la produzione dell’ormone del sonno: la melatonina. Potrebbe essere d’aiuto una mascherina per dormire, se il luogo che vi circonda non è abbastanza buio. Una mascherina può essere comodamente messa in borsa, come il piccolo, ma potente dispositivo per luminoterapia Valkee 2 Human Charger. Le particolarità del Valkee è che la luce viene mandata al cervello tramite le orecchie, e non attraverso gli occhi. Il dispositivo necessita soltanto di auricolari e un cavo USB per essere portato con voi.
Raccomandiamo, tre giorni prima del volo previsto per il Giappone, di andare a dormire un’ora prima del solito. E, appena dopo il risveglio, l‘utilizzo di Valkee 2 Human Charger. Durante il volo cercate di non esporvi troppo alla luce, se fuori è buio, e puntate l‘ orologio sull‘orario della vostra destinazione. Bevete molta acqua ed evitate bevande stimolanti, come il caffè e gli alcolici. Poi, al mattino oppure a pranzo, esponetevi di nuovo alla luce. Oppure utilizzate il dispositivo Valkee 2 Human Charger.

Il giorno del vostro arrivo, sarebbe meglio andare a dormire al vostro normale orario. Evitate di esporvi alla luce immediatamente dopo il vostro risveglio, ma fatelo un pochino più tardi. Potete utilizzare il dispositivo Valkee 2 Human Charger fino a quattro volte al giorno, con due ore di intervallo tra un utilizzo e l’altro. A partire dal giorno successivo al vostro arrivo, settate il tempo di esposizione a questa luce un’ora prima.
17.09.Thomas Toernell
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